“Crediamo in una scuola che si propone come:

Un ambiente alimentato dai valori cristiani, nella consapevolezza che ogni creatura è amata da Dio.

Un ambiente dove il bambino si senta accolto con la propria storia personale.

Un ambiente capace di farsi carico dei bisogni di ciascuno, dove i bambini e i loro genitori si sentano parte di una relazione educativa.

Un ambiente sereno e consapevole dell'originalità e unicità di ogni persona.

Un ambiente capace di aiutare il bambino ad essere se stesso, scoprendo e sviluppando le proprie inclinazioni e prendendo consapevolezza dei propri limiti.

Un ambiente dove non si facciano discriminazioni o differenze e dove si dedichi una particolare attenzione alle situazioni più svantaggiate.

Un ambiente che utilizzi il dialogo come via privilegiata per la crescita della persona”

La Scuola dell'Infanzia Immacolata nasce come istituzione parrocchiale nel novembre 1911, in risposta alle esigenze delle famiglie palazzolesi. Fino al 2004 la Scuola ha visto la presenza delle Suore del Santo Benedetto Cottolengo con un successivo coordinamento affidato ad una Suora dell'ordine Santa Maria di Loreto. Dal 2011 il coordinamento è affidato a personale laico.

La nostra realtà scolastica svolge un servizio pubblico, senza finalità di lucro.

Dal 2001 è stata riconosciuta Scuola Paritaria con D.M. n. 488 del 28.02.2001. Le scuole paritarie  fanno parte del Sistema nazionale di istruzione, svolgono una funzione di servizio pubblico. Questa scuola ha una durata triennale e rientra nel Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita a sei anni, anche conosciuto come Sistema integrato 0-6 disciplinato dal D.Lgs. 65/2017. Lo scopo di questo sistema è la promozione di pari opportunità per tutti i bambini e le bambine fino ai 6 anni d’età, con l’obiettivo di ridurre eventuali barriere sociali e culturali. Inoltre offre un aiuto concreto, per sostenere le famiglie che non possono dedicare un tempo adeguato all’educazione dei figli per motivi di lavoro.

La scuola dell’infanzia, si rifà al “Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89”

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea. Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

La scuola è fatta dai bambini, dalle famiglie, dai docenti, e dall’ambiente di apprendimento.

Ogni bambino è, in sé, diverso ed unico, giunge alla scuola dell’infanzia con una storia che la Scuola riconosce e valorizza.

La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità, di promuovere le potenzialità e i talenti di tutti e di rispondere ai bisogni dei bambini: di ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni, scoperte.

La scuola promuove il benessere di ognuno e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi, la strutturazione dell’intera giornata scolastica e i progetti educativi.

Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini; la scuola le valorizza come interlocutori privilegiati, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali e consapevolezza di vivere all’interno di una comunità educante guidata dai valori cristiani.

Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, cura, accompagnamento, interazione e comunicazione continua. I docenti  osservano continuamente il bambino, si fanno carico del suo «mondo», lo sostengono e incoraggiano nell’evoluzione dei suoi apprendimenti.

La professionalità docente si arricchisce attraverso il lavoro in equipe, la formazione continua, la riflessione sulla pratica didattica.

L’ambiente di apprendimento: il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come «base sicura» per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.

L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento è oggetto di esplicita progettazione e verifica.

L’organizzazione del tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.

La scuola documenta, per tenere traccia, per far riflettere adulti e bambini e renderli consapevoli del proprio percorso di crescita.

La scuola valuta per migliorarsi e rispondere sempre più ai bisogni dei bambini e della comunità.

LA SCUOLA VALORIZZA LE “NOTE” UNICHE E SPECIALI DI OGNUNO DI NOI, PER COMPORRE UNA MERAVIGLIOSA MELODIA